Femminismo anticapitalista

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Di stringente attualità è la discussione sulla “questione femminile”, da più parti si cerca di ricondurre le problematiche che l’hanno generata al patriarcato o al sistema capitalista, secondo noi è importante fare una riflessione di più ampio respiro che analizzi come la concorrenza tra l’uno e l’altro abbia prodotto una situazione ormai non più sostenibile. Il patriarcato ha origini che affondano nella storia ma ancora oggi permea la cultura delle nostre società, il capitalismo, dopo essersi fatto sistema, ne ha colto la possibilità di sfruttamento rafforzando ulteriormente la violenza sistemica sulle donne; per questo pensiamo sia sempre più importante affermare il carattere anticapitalista delle lotte femministe. Continue reading


CRISI, EGEMONIA E LOTTA DI CLASSE

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Centocinquanta anni fa uno spettro si aggirava per l’Europa, era lo spettro del Comunismo. I potenti di tutto il mondo tremavano all’idea che i proletari di tutti i paesi potessero prendere coscienza della loro condizione di sfruttati, unirsi ed organizzarsi per sovvertire questo stato di cose. Oggi di questa coscienza e organizzazione “proletaria” non rimane che un lontano ricordo. Il potere, invece, ha imparato da noi e si è dotato proprio di questi indispensabili strumenti. Più “noi” ci disunivamo, più ci scordavamo, più la nostra controparte si rafforzava. Il collettivismo burocratico russo, spacciato per socialismo reale, ha poi inflitto il colpo di grazia al complesso delle teorie Rivoluzionarie. Durante la caccia alle streghe sono finiti bruciati anche strumenti di analisi tuttora validi come le classi, l’imperialismo e lo studio dei vincoli sistemici, finendo per favorire la visione di sistema di un solo mondo possibile. Questo caos teorico si palesa nelle varie interpretazioni sulla crisi ed il neoliberismo: le analisi più superficiali tendono a dare le responsabilità alla poca morale di qualche cattivo banchiere o alla corruzione delle classi politiche nazionali, altre vedono nella finanziarizzazione dell’economia e nel potere transnazionale della finanza la creazione di un Impero che, scollegato dagli stati nazionali e muovendo le leve sistemiche principali, li sovradetermina e dirige, usando anche le crisi come armi di sottomissione. Queste analisi minimizzano o cancellano le tendenze che vincolano il sistema e che ingabbiano gli attori nel gioco capitalista. Noi proveremo a ricollocare la crisi nel suo contesto storico e sistemico, focalizzando l’attenzione sulla struttura dei cicli, la funzione degli stati e il rapporto tra le classi nel capitalismo moderno. Infine tenteremo di avviare un dibattito su come ricreare la coscienza e l’organizzazione della classe degli sfruttati con il fine di rivoluzionare il mondo, arrestando cosi l’avanzata della barbarie a cui ci sta portando il capitalismo, creandone uno più giusto, democratico e libero. Potenti tremate, gli spettri son tornati! Continue reading


L8ttiamo per i diritti di tutt*

Donnemarzo1Sono passati 36 anni dall’approvazione della legge 194 per l’interruzione volontaria di gravidanza (ivg): una grande conquista ottenuta attraverso una lotta basata sul coinvolgimento dell’intera società. Con la legalizzazione dell’aborto, parallelamente ad una migliore educazione sessuale e alla diffusione dei metodi contraccettivi, le ivg sono nettamente diminuite in Italia (passando dai 234.801 del 1982 a 111.415 del 2011) anche se non tra le donne immigrate, che rappresentano il 30% delle donne che interrompono la gravidanza. L’estensione di tali risultati anche tra la popolazione straniera non potrà che avvenire con un impegno sulla cultura della prevenzione. Continue reading


Il dilemma

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Le banche o l’egemonia? Questa domanda starà affliggendo i più in alto tra i potenti americani. Ce li immaginiamo mentre camminano nervosi su e giù per qualche immensa stanza, magari proprio una di quelle in cui prima festeggiavano la devastazione ed il saccheggio che riuscivano a procurare al mondo. Riavviare le iniezioni di liquidità salvando le banche, rendendo così il dollaro carta straccia, o bloccare la stampante e provare a salvare in qualche modo la credibilità del sistema-America? Non è un dilemma di facile soluzione, sopratutto se chi deve rispondere è parte integrante del sistema di potere finanziario, perfettamente consapevole che i propri enormi profitti si reggono sul potere egemonico americano sul mondo. Continue reading


Perché io decido

Angry senior shaking fistIn questo ultimo mese si sono succedute varie notizie che influenzano in modo diverso il cammino di emancipazione di tutte le donne, alcune hanno avuto una maggiore risonanza, altre sono passate sottotraccia e quasi non se ne ritrova la presenza sulla stampa italiana.
Tra gli eventi che hanno avuto maggiore spazio mediatico, c’è senz’altro la legge antiaborto varata il 20 dicembre scorso dal governo spagnolo, che riporta l’aborto ad essere un reato e a consentirlo, o meglio depenalizzarlo, solo in particolari casi, riportando questo paese indietro di molti anni sul percorso della tutela dei diritti della persona, oltre che ad ostacolare le donne nella loro autodeterminazione. Continue reading


La crisi europea: analisi di un panico indotto

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Nel sistema capitalista il tasso di interesse sul debito di uno Stato dovrebbe rappresentare il suo tasso di rischio insolvenza e quindi dovrebbe essere un fedele “specchio” dell’economia di quel paese. Come vedremo, tra maggio 2011 e agosto 2012, lo spread tra i nostri titoli e quelli tedeschi ha raggiunto picchi non giustificabili dallo stato della nostra economia. Si diceva che da li a breve il debito greco avrebbe “contagiato” i debiti dei Pigs per poi colpire le banche ricche di titoli di Stato ed infine avrebbe fatto fallire l’intero progetto Europeo e quindi anche la sua moneta, l’Euro. Tutte queste previsioni si sono rivelate false. In questo articolo cercheremo di provare lo scollegamento tra le basi economiche e lo “spread” italiano ed in seguito cercheremo le vere cause di quella che tutti i media del mondo hanno definito la “crisi europea”. Continue reading


Non siamo il vostro Scudo

dlfemm2Ancora una volta nel nome delle donne vengono approvate leggi che, alle donne, non portano nulla di positivo. L’approvazione del ddl sul femminicidio ripropone subdolamente logiche patriarcali, deprime e indebolisce le donne nella possibilità di autodeterminarsi e nasconde l’approvazione di norme securitarie che mirano a punire il dissenso. Cosa questo abbia a che fare con la sicurezza della donna è alquanto difficile da capire. Continue reading