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Femminismo anticapitalista

Versione Pdffemminismo5

Di stringente attualità è la discussione sulla “questione femminile”, da più parti si cerca di ricondurre le problematiche che l’hanno generata al patriarcato o al sistema capitalista, secondo noi è importante fare una riflessione di più ampio respiro che analizzi come la concorrenza tra l’uno e l’altro abbia prodotto una situazione ormai non più sostenibile. Il patriarcato ha origini che affondano nella storia ma ancora oggi permea la cultura delle nostre società, il capitalismo, dopo essersi fatto sistema, ne ha colto la possibilità di sfruttamento rafforzando ulteriormente la violenza sistemica sulle donne; per questo pensiamo sia sempre più importante affermare il carattere anticapitalista delle lotte femministe. Continue reading


Il vostro mondo che crolla

crollo

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In questo articolo cercheremo, partendo da una definizione “particolare” di neoliberismo, di ricostruire le strategie che i vari stati hanno contrapposto alla crisi del 2008 per poi provare a capire quali conseguenze queste strategie avranno sulle varie economie e sul sistema capitalista nel suo complesso. Continue reading


LA CRISI STRUTTURALE: IMPONDERABILITA’ DEL MEDIO TERMINE

En el encuentro convocado en San Cristóbal de las Casas por el Ejército Zapatista de Liberación Nacional, la Universidad de la Tierra y la revista Contrahistorias para rendir homenaje al recientemente fallecido Andrés Aubry, participan el historiador

Traduzione di Resistenza Antisistema rivista ed approvata da Immanuel Wallerstein (testo originale)

Ho già espresso perchè ritengo che il sistema-mondo capitalista sia in una crisi strutturale e come questo porti ad una lotta politica mondiale su quale delle due uscite possibili debba prevalere: una che risulti in un sistema non-capitalista che mantenga tutti i peggiori elementi del capitalismo (gerarchia, sfruttamento e polarizzazione), oppure una che getti le basi per un sistema che sia basato su una democratizzazione e un egualitarismo relativi, un tipo di sistema che non è ancora mai esistito. Continue reading


APPUNTAMENTO CON WALLERSTEIN

En el encuentro convocado en San Cristóbal de las Casas por el Ejército Zapatista de Liberación Nacional, la Universidad de la Tierra y la revista Contrahistorias para rendir homenaje al recientemente fallecido Andrés Aubry, participan el historiador

Da quando, nel Settembre del 2008, la crisi si è fatta palese ed è diventata argomento preponderante anche nel flusso mediatico mainstream, sempre più gente si trova a navigare a vista in un mare in tempesta. Questa crisi si radica nelle fondamenta del sistema in cui viviamo e solo nei cicli e nei fenomeni di lunga durata del capitalismo se ne possono rintracciare le cause. La scuola sistemo-mondista, fondata dal sociologo americano Immanuel Wallerstein, è stata l’unica a riuscire ad aggiornare l’analisi marxista senza mai perdere la bussola del materialismo, mantenendo una lucida analisi sulle classi, lo sfruttamento e l’imperialismo, arrivando a prevedere con ampio margine di anticipo sia la crisi economica che quella egemonica attuali. Da qui nasce la nostra decisione di pubblicare una volta a settimana le traduzioni in Italiano degli articoli più recenti del sociologo americano, rivisti ed approvati dall’autore stesso, per far conoscere anche in Italia un pensiero qui trascurato ma che in realtà si rivela sempre più utile per l’analisi del mondo che ci circonda e la sua trasformazione in chiave socialista. Secondo l’autore la battaglia per un nuovo sistema è già cominciata sulle macerie del morente capitalismo “al caos sistemico seguirà un nuovo ordine, o nuovi ordini. Ma a questo punto dobbiamo fermarci. Non è possibile conoscere in anticipo quale sarà questo nuovo ordine, è solo possibile affermare ciò che noi vorremmo che fosse, e lottare per renderlo tale.”


La guerra per l’egemonia

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Il capitalismo è un sistema instabile che ciclicamente entra in crisi.
I suoi schemi, vincolanti per qualsiasi attore interno, gli conferiscono un andamento ciclico fatto di espansione, contrazione economica, crisi e guerra tra le maggiori potenze economico-militari.
La struttura interstatale di questo sistema prevede uno “scambio ineguale” basato su una divisione del lavoro fra paesi centrali, caratterizzati da produzioni a massimo valore aggiunto (ricerca, alta tecologia, speculazione), e periferici, cioè stati economicamente meno evoluti dove si provvede alle produzioni agricole ed industriali a basso costo di manodopera.
Questa struttura è in perenne mutamento e va riorganizzata ogni volta che il capitalismo entra nella fase finale di una sua crisi sistemica di accumulazione.

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