Intervista a Ernesto Che Guevara (1961)

Intervista al presidente della delegazione cubana e ministro dell’industria di Cuba Comandante Ernesto Che Guevara dopo la conferenza economica di Punta dell’est del 1961.

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INTERVISTATORE: Si è appena conclusa la Conferenza Economica di Punta dell’est. Con questo atto di chiusura si dice che si apre un nuovo capitolo nella storia dei paesi Latino-Americani. Venti paesi hanno firmato la dichiarazione finale e i documenti, un paese non lo ha fatto e questo paese è Cuba. In questo momento si fanno varie supposizioni c’è chi dice che Cuba non ha firmato perché si sente anticipatamente esclusa dai benefici dell’Alleanza per il progresso. C’è invece chi sostiene che questa esclusione sarà causata dal non aver firmato gli atti.  Noi capiamo che nessuno può essere più capace a chiarirci il punto del proprio presidente della delegazione e ministro dell’industria di Cuba: Comandante Ernesto Guevara. Il Comandante Guevara ci dirà in poche parole qual’è la posizione e qual’è la verità sul fatto. Inoltre crediamo che cosi compiamo un dovere giornalistico di oggettività, già che davanti a questa telecamera già sono passati vari delegati e osservatori di diversi paesi. Comandante ci spieghi perché Cuba non ha firmato i documenti di questa conferenza.

E.GUEVARA: La spiegazione di Cuba è già espressa chiaramente nell’intervento finale nella plenaria di chiusura.  Noi crediamo che è un documento che ha varie parti positive però non attacca a fondo la radice del male dell’America Latina. Anche cosi l’avremmo potuto sottoscrivere se non fosse stato che la nostra domanda fatta in ripetute occasioni in tutte le opportunità alla presidenza del tavolo, alla presidenza dell’assemblea o delle commissioni non ha avuto risposta dal delegato degli Stati Uniti, e questa domanda era: chi amministra i fondi dell’Alleanza per il progresso? che non si sa e, in più, implicitamente c’era la domanda se Cuba partecipa o no all’Alleanza per il progresso.  Quando ad una domanda tanto diretta e facile da rispondere si risponde con un silenzio totale da parte degli Stati Uniti, Cuba capisce che non sta dentro l’Alleanza per il progresso. Pero se fosse solo il fatto che Cuba non firmi e che condizioni la partecipazione all’Alleanza per il progresso perché il signor Dilon nel suo discorso di chiusura palesò che non riconosceva il governo di Cuba? Se non riconosce il governo di Cuba naturalmente neanche può riconoscere le firme del governo di Cuba, in questa maniera  importava poco se avessimo firmato o no. Semplicemente il governo degli Stati Uniti non si accorge che la storia cammina tutti i giorni e che è irreversibile.

INT.: Comandante quale sarà l’impostazione e l’attitudine di Cuba nel futuro dentro l’organizzazione degli stati americani?

E.G.:  Semplicemente un’attitudine di collaborazione su tutto ciò che è possibile con le sorelle Repubbliche. Pero senza accettare che la propria indipendenza sia limata, sia limitata da accordi generali con l’organizzazione. Cuba riconosce il diritto di tutte le nazioni ad avere una politica estera indipendente, e la pratica. Ha una politica di amicizia con tutti i paesi del mondo e una politica di scambi commerciali con tutti i paesi del mondo; in più riconosce che culturalmente è legata con lacci ancora più stretti con l’America Latina e cerca di mantenerli con le condizioni espresse prima.

INT.: Molte grazie comandante. Signori e signore il Comandante Ernesto Guevara ha parlato in esclusiva per voi telespettatori di Canale 7 di Buenos Aires molte grazie per l’attenzione e buonanotte.

 


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