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ALTA EDUCAZIONE SOTTO ATTACCO – I.Wallerstein

Traduzione di Resistenza Antisistema rivista ed approvata da Immanuel Wallerstein (testo originale)

Per molto tempo ci furono solo poche università al mondo. Il corpo studentesco in queste istituzioni era veramente ristretto. Questo piccolo gruppo di studenti apparteneva interamente alle classi più elevate. Aver fatto l’università conferiva grande prestigio e risultava in grandi privilegi.

Questo quadro iniziò a cambiare radicalmente dopo il 1945. Il numero di università iniziò ad aumentare considerevolmente, e nel corso degli anni la percentuale di persone con un grado di istruzione universitaria iniziò ad aumentare. Inoltre, non fu meramente una questione di espansione in quei paesi che già avevano università degne di nota. Le università proliferarono in un largo numero di paesi che fino al 1945 non avevano o avevano una scarsa presenza di università. L’alta formazione divenne mondiale. Continue reading


CRISI, EGEMONIA E LOTTA DI CLASSE

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Centocinquanta anni fa uno spettro si aggirava per l’Europa, era lo spettro del Comunismo. I potenti di tutto il mondo tremavano all’idea che i proletari di tutti i paesi potessero prendere coscienza della loro condizione di sfruttati, unirsi ed organizzarsi per sovvertire questo stato di cose. Oggi di questa coscienza e organizzazione “proletaria” non rimane che un lontano ricordo. Il potere, invece, ha imparato da noi e si è dotato proprio di questi indispensabili strumenti. Più “noi” ci disunivamo, più ci scordavamo, più la nostra controparte si rafforzava. Il collettivismo burocratico russo, spacciato per socialismo reale, ha poi inflitto il colpo di grazia al complesso delle teorie Rivoluzionarie. Durante la caccia alle streghe sono finiti bruciati anche strumenti di analisi tuttora validi come le classi, l’imperialismo e lo studio dei vincoli sistemici, finendo per favorire la visione di sistema di un solo mondo possibile. Questo caos teorico si palesa nelle varie interpretazioni sulla crisi ed il neoliberismo: le analisi più superficiali tendono a dare le responsabilità alla poca morale di qualche cattivo banchiere o alla corruzione delle classi politiche nazionali, altre vedono nella finanziarizzazione dell’economia e nel potere transnazionale della finanza la creazione di un Impero che, scollegato dagli stati nazionali e muovendo le leve sistemiche principali, li sovradetermina e dirige, usando anche le crisi come armi di sottomissione. Queste analisi minimizzano o cancellano le tendenze che vincolano il sistema e che ingabbiano gli attori nel gioco capitalista. Noi proveremo a ricollocare la crisi nel suo contesto storico e sistemico, focalizzando l’attenzione sulla struttura dei cicli, la funzione degli stati e il rapporto tra le classi nel capitalismo moderno. Infine tenteremo di avviare un dibattito su come ricreare la coscienza e l’organizzazione della classe degli sfruttati con il fine di rivoluzionare il mondo, arrestando cosi l’avanzata della barbarie a cui ci sta portando il capitalismo, creandone uno più giusto, democratico e libero. Potenti tremate, gli spettri son tornati! Continue reading


Lucy el Llamamiento – La dignità degli ultimi (F. Solanas)

Fernando Solanas, fondatore della scuola del terzo cinema, ha ripetutamente indagato, sopratutto in Argentina, gli effetti nefasti del capitalismo e della sua forma più sfrenata: il neoliberismo; In “Il diario del saccheggio” partendo dagli anni ’70 ripercorre gli eventi politici più importanti che hanno portato al crack economico-finanziario del 2001. In “La dignità degli ultimi” ci narra le storie e ci presenta i ritratti di quel popolo argentino che ha vissuto ben prima di quello greco, sulla sua pelle, il crollo del neoliberismo a cavallo degli anni 2001-2005. Entrambi i film-documentari del regista argentino meritano di essere visti, anche solo per l’ottima fattura, ma soprattutto per la grande quantità di temi affrontati e spunti di riflessione che forniscono. Quello qui presentato è un estratto del secondo: “Lucy El Llamamiento” narra la resistenza, tutta al femminile, al (doppio)gioco psicologico del fallimento. Se le banche ti stringono il collo l’unico modo per conservare la propria dignità umana è unirsi e lottare. Uno sguardo su uno dei pezzi di resistenza che compongono oggi il nostro puzzle, ringraziamo Fernando Solanas per queste immagini, e speriamo, data l’attualità dei temi, che si possa sviluppare una discussione su come creare forme di lotte collettive contro la crisi, il neoliberismo ed il capitalismo…