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APPUNTAMENTO CON WALLERSTEIN

En el encuentro convocado en San Cristóbal de las Casas por el Ejército Zapatista de Liberación Nacional, la Universidad de la Tierra y la revista Contrahistorias para rendir homenaje al recientemente fallecido Andrés Aubry, participan el historiador

Da quando, nel Settembre del 2008, la crisi si è fatta palese ed è diventata argomento preponderante anche nel flusso mediatico mainstream, sempre più gente si trova a navigare a vista in un mare in tempesta. Questa crisi si radica nelle fondamenta del sistema in cui viviamo e solo nei cicli e nei fenomeni di lunga durata del capitalismo se ne possono rintracciare le cause. La scuola sistemo-mondista, fondata dal sociologo americano Immanuel Wallerstein, è stata l’unica a riuscire ad aggiornare l’analisi marxista senza mai perdere la bussola del materialismo, mantenendo una lucida analisi sulle classi, lo sfruttamento e l’imperialismo, arrivando a prevedere con ampio margine di anticipo sia la crisi economica che quella egemonica attuali. Da qui nasce la nostra decisione di pubblicare una volta a settimana le traduzioni in Italiano degli articoli più recenti del sociologo americano, rivisti ed approvati dall’autore stesso, per far conoscere anche in Italia un pensiero qui trascurato ma che in realtà si rivela sempre più utile per l’analisi del mondo che ci circonda e la sua trasformazione in chiave socialista. Secondo l’autore la battaglia per un nuovo sistema è già cominciata sulle macerie del morente capitalismo “al caos sistemico seguirà un nuovo ordine, o nuovi ordini. Ma a questo punto dobbiamo fermarci. Non è possibile conoscere in anticipo quale sarà questo nuovo ordine, è solo possibile affermare ciò che noi vorremmo che fosse, e lottare per renderlo tale.”


L’EUROPA E’ IN GUERRA

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Il silenzio che copre la prima guerra europea è inquietante. Non si sa nulla sul numero di vittime, non si dice nulla sulle nazioni coinvolte nell’attacco, non si parla di sfruttamento di materie prime. Eppure i dati parlano chiaro: l’attacco è partito dalla Francia con il supporto finanziario e militare sopratutto di Italia, Germania, Spagna, Regno Unito, Danimarca, Belgio, Canada ed USA (limitato pero al solo supporto logistico e di qualche aereo da trasporto). Emblematica è stata la dichiarazione, durante la riunione dei ministri degli esteri europei sulla crisi in Mali, del cristiano democratico spagnolo Salafranca, secondo cui “se la UE aspira al ruolo di potenza globale dovrà onorare il suo impegno di interlocutore globale in un’area molto vicino ai nostri interessi”. Continue reading


La guerra per l’egemonia

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Il capitalismo è un sistema instabile che ciclicamente entra in crisi.
I suoi schemi, vincolanti per qualsiasi attore interno, gli conferiscono un andamento ciclico fatto di espansione, contrazione economica, crisi e guerra tra le maggiori potenze economico-militari.
La struttura interstatale di questo sistema prevede uno “scambio ineguale” basato su una divisione del lavoro fra paesi centrali, caratterizzati da produzioni a massimo valore aggiunto (ricerca, alta tecologia, speculazione), e periferici, cioè stati economicamente meno evoluti dove si provvede alle produzioni agricole ed industriali a basso costo di manodopera.
Questa struttura è in perenne mutamento e va riorganizzata ogni volta che il capitalismo entra nella fase finale di una sua crisi sistemica di accumulazione.

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NO ALLA GUERRA!

Il vuoto di potere, generato dal crollo dell’egemonia americana, comincia a dimostrare tutto il suo potenziale di instabilità. Il sistema capitalista, per funzionare correttamente, necessita una divisione gerarchica del lavoro interstatale in grado di garantire uno spostamento di valore dalla periferia al centro, favorendo cosi l’accumulazione. La capacità di imporre una tale struttura al sistema è ottenibile solo dopo la sottomissione del mondo ad opera di uno stato. La guerra in Siria rientra in questo schema. Continue reading


CRISI, EGEMONIA E LOTTA DI CLASSE

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Centocinquanta anni fa uno spettro si aggirava per l’Europa, era lo spettro del Comunismo. I potenti di tutto il mondo tremavano all’idea che i proletari di tutti i paesi potessero prendere coscienza della loro condizione di sfruttati, unirsi ed organizzarsi per sovvertire questo stato di cose. Oggi di questa coscienza e organizzazione “proletaria” non rimane che un lontano ricordo. Il potere, invece, ha imparato da noi e si è dotato proprio di questi indispensabili strumenti. Più “noi” ci disunivamo, più ci scordavamo, più la nostra controparte si rafforzava. Il collettivismo burocratico russo, spacciato per socialismo reale, ha poi inflitto il colpo di grazia al complesso delle teorie Rivoluzionarie. Durante la caccia alle streghe sono finiti bruciati anche strumenti di analisi tuttora validi come le classi, l’imperialismo e lo studio dei vincoli sistemici, finendo per favorire la visione di sistema di un solo mondo possibile. Questo caos teorico si palesa nelle varie interpretazioni sulla crisi ed il neoliberismo: le analisi più superficiali tendono a dare le responsabilità alla poca morale di qualche cattivo banchiere o alla corruzione delle classi politiche nazionali, altre vedono nella finanziarizzazione dell’economia e nel potere transnazionale della finanza la creazione di un Impero che, scollegato dagli stati nazionali e muovendo le leve sistemiche principali, li sovradetermina e dirige, usando anche le crisi come armi di sottomissione. Queste analisi minimizzano o cancellano le tendenze che vincolano il sistema e che ingabbiano gli attori nel gioco capitalista. Noi proveremo a ricollocare la crisi nel suo contesto storico e sistemico, focalizzando l’attenzione sulla struttura dei cicli, la funzione degli stati e il rapporto tra le classi nel capitalismo moderno. Infine tenteremo di avviare un dibattito su come ricreare la coscienza e l’organizzazione della classe degli sfruttati con il fine di rivoluzionare il mondo, arrestando cosi l’avanzata della barbarie a cui ci sta portando il capitalismo, creandone uno più giusto, democratico e libero. Potenti tremate, gli spettri son tornati! Continue reading