Tag Archives: lotta di classe

L’EMPASSE SIRIANO

En el encuentro convocado en San Cristóbal de las Casas por el Ejército Zapatista de Liberación Nacional, la Universidad de la Tierra y la revista Contrahistorias para rendir homenaje al recientemente fallecido Andrés Aubry, participan el historiador

Traduzione di Resistenza Antisistema rivista ed approvata da Immanuel Wallerstein (testo originale 15\2\2012)

Bachar al-Assad è diventato uno degli uomini meno popolari al mondo. Viene descritto, praticamente da tutti, come un tiranno, anzi un tiranno sanguinario. Persino quei governi che rifiutano di denunciarlo sembrano consigliargli di limitare i suoi metodi repressivi e di fare alcune concessioni politiche ai suoi oppositori interni. Continue reading


LA CRISI STRUTTURALE: IMPONDERABILITA’ DEL MEDIO TERMINE

En el encuentro convocado en San Cristóbal de las Casas por el Ejército Zapatista de Liberación Nacional, la Universidad de la Tierra y la revista Contrahistorias para rendir homenaje al recientemente fallecido Andrés Aubry, participan el historiador

Traduzione di Resistenza Antisistema rivista ed approvata da Immanuel Wallerstein (testo originale)

Ho già espresso perchè ritengo che il sistema-mondo capitalista sia in una crisi strutturale e come questo porti ad una lotta politica mondiale su quale delle due uscite possibili debba prevalere: una che risulti in un sistema non-capitalista che mantenga tutti i peggiori elementi del capitalismo (gerarchia, sfruttamento e polarizzazione), oppure una che getti le basi per un sistema che sia basato su una democratizzazione e un egualitarismo relativi, un tipo di sistema che non è ancora mai esistito. Continue reading


PRIMO MAGGIO: IL RITORNO DEI SINDACATI?

En el encuentro convocado en San Cristóbal de las Casas por el Ejército Zapatista de Liberación Nacional, la Universidad de la Tierra y la revista Contrahistorias para rendir homenaje al recientemente fallecido Andrés Aubry, participan el historiador

Traduzione di Resistenza Antisistema rivista ed approvata da Immanuel Wallerstein (testo originale)

Fino a non più tardi della prima metà del diciannovesimo secolo, organizzare i sindacati era un’idea piuttosto radicale. Erano illegali quasi ovunque. Per questo, nella seconda metà del secolo, in alcuni paesi europei, negli Stati Uniti e in Australia, il ritiro delle leggi che li proibivano fu da intendersi come una concessione alle pressioni dei lavoratori, principalmente lavoratori urbani, nella speranza e nell’aspettativa che la classe operaia sarebbe stata meno radicale nelle proprie richieste. Continue reading


APPUNTAMENTO CON WALLERSTEIN

En el encuentro convocado en San Cristóbal de las Casas por el Ejército Zapatista de Liberación Nacional, la Universidad de la Tierra y la revista Contrahistorias para rendir homenaje al recientemente fallecido Andrés Aubry, participan el historiador

Da quando, nel Settembre del 2008, la crisi si è fatta palese ed è diventata argomento preponderante anche nel flusso mediatico mainstream, sempre più gente si trova a navigare a vista in un mare in tempesta. Questa crisi si radica nelle fondamenta del sistema in cui viviamo e solo nei cicli e nei fenomeni di lunga durata del capitalismo se ne possono rintracciare le cause. La scuola sistemo-mondista, fondata dal sociologo americano Immanuel Wallerstein, è stata l’unica a riuscire ad aggiornare l’analisi marxista senza mai perdere la bussola del materialismo, mantenendo una lucida analisi sulle classi, lo sfruttamento e l’imperialismo, arrivando a prevedere con ampio margine di anticipo sia la crisi economica che quella egemonica attuali. Da qui nasce la nostra decisione di pubblicare una volta a settimana le traduzioni in Italiano degli articoli più recenti del sociologo americano, rivisti ed approvati dall’autore stesso, per far conoscere anche in Italia un pensiero qui trascurato ma che in realtà si rivela sempre più utile per l’analisi del mondo che ci circonda e la sua trasformazione in chiave socialista. Secondo l’autore la battaglia per un nuovo sistema è già cominciata sulle macerie del morente capitalismo “al caos sistemico seguirà un nuovo ordine, o nuovi ordini. Ma a questo punto dobbiamo fermarci. Non è possibile conoscere in anticipo quale sarà questo nuovo ordine, è solo possibile affermare ciò che noi vorremmo che fosse, e lottare per renderlo tale.”


L’EUROPA E’ IN GUERRA

mali

Il silenzio che copre la prima guerra europea è inquietante. Non si sa nulla sul numero di vittime, non si dice nulla sulle nazioni coinvolte nell’attacco, non si parla di sfruttamento di materie prime. Eppure i dati parlano chiaro: l’attacco è partito dalla Francia con il supporto finanziario e militare sopratutto di Italia, Germania, Spagna, Regno Unito, Danimarca, Belgio, Canada ed USA (limitato pero al solo supporto logistico e di qualche aereo da trasporto). Emblematica è stata la dichiarazione, durante la riunione dei ministri degli esteri europei sulla crisi in Mali, del cristiano democratico spagnolo Salafranca, secondo cui “se la UE aspira al ruolo di potenza globale dovrà onorare il suo impegno di interlocutore globale in un’area molto vicino ai nostri interessi”. Continue reading